Published On: Settembre 14, 20231317 words7 min read

Oggi parliamo dei colori e delle relazioni che intercorrono tra di essi.

Ci faremo aiutare da uno strumento che è una sorta di “Bibbia” per ogni artista che ha a che fare con il colore e può decisamente tornare utile anche a chi usa lo Scrapbooking o il Mixed Media come mezzi di espressione.

Questa dissertazione non ha la pretesa di essere esaustiva, ma vi fornisce una sorta di prima infarinatura nel caso in cui voleste addentrarvi nel mondo dei colori.

Vi consigliamo un libro – da cui è tratta parte di questo articolo – che riteniamo sia un ottimo strumento per chi si approccia per la prima volta a questo argomento: si tratta di L’Arte del Colore, Guida pratica all’uso del colore di Betty Edwards, Casa Editrice Longanesi.

Buona lettura!

 

colori che vediamo in natura sono il risultato di un fenomeno fisico che comporta la scomposizione della luce captata dall’occhio umano.

Il fascio di luce che colpisce una superficie trasparente si scompone in sette colori: rosso, arancio, giallo, verde, blu, indaco, violetto. Questo fascio di luce viene chiamato spettro dei colori visibili.

Fu Sir Isaac Newton alla fine del Seicento a scindere i raggi bianchi della luce solare in un ventaglio di colorate lunghezze d’onda che chiamò spettro. Per farlo utilizzò un prisma di vetro.

        

L’arcobaleno ne è l’esempio più lampante.

Newton elaborò una prima versione del cerchio cromatico i cui colori erano collocati secondo il loro ordine di apparizione all’interno dello spettro. Al centro del cerchio inserì il bianco in quanto sintesi di tutte le tonalità nella luce bianca.

Il cerchio cromatico “moderno” (o ruota dei colori, meglio conosciuto come il cerchio di Itten, dal nome del suo inventore) è uno “strumento virtuale” nato nel tentativo di razionalizzare la comprensione di un’entità misteriosa come quella del colore, fornendone così una specie di guida all’uso in ogni disciplina artistica.

Una tale disposizione fa risaltare i nessi intrinseci tra i colori.

La prima regola per imparare a miscelare e/o ad accostare il colore è quella di comprendere i rapporti strutturali del cerchio cromatico:

  • Tonalità primarie
  • Tonalità Secondarie
  • Tonalità Terziarie
  • Colori analoghi
  • Colori complementari

Vediamoli uno per uno.

Nel cerchio cromatico di Itten, i colori sono divisi in colori primari, secondari e terziari. Questa suddivisione si basa sulla miscibilità dei singoli colori.

I colori primari sono:

  • Giallo
  • Rosso
  • Blu

Sono equidistanti tra loro (posti ai vertici di un triangolo equilatero all’interno del cerchio).

Sono detti primari perché sono il punto di partenza e non si possono ottenere da nessuna mescolanza di colori preesistenti. In teoria* (vedi la nota a fine articolo!) tutti gli altri colori (più di sedici milioni) derivano da queste tre tonalità.

 

I colori secondari sono:

  • Arancio (creato dal rosso e dal giallo)
  • Violetto (nasce dal rosso e dal blu)
  • Verde (creato dal giallo e dal blu)

Anch’essi sono equidistanti tra loro nel cerchio cromatico e sono detti secondari perché ciascuno di essi è originato da genitori primari.

 

I colori terziari sono le tonalità di terza generazione. Ciascuno di essi è formato dalla combinazione di un colore primario con un colore secondario. Si tratta di tonalità intermedie che hanno nomi composti ad indicare i due colori da cui derivano (il nome del colore primario appare sempre per primo):

  • Giallo-arancio
  • Rosso-arancio
  • Rosso-violetto
  • Blu-violetto
  • Blu-verde
  • Giallo-verde

Parlando di armonia i colori possono essere:

  • Analoghi: piccole porzioni del cerchio cromatico di 3-4 colori (al massimo 5) adiacenti. Presentano un’armonia naturale in quanto riflettono onde luminose simili.
  • Complementari: sono coppie di colori che si trovano in posizione diametralmente opposta nel cerchio cromatico. Ogni coppia di colori complementari contiene al suo interno la triade dei colori primari.

Il passo seguente, dopo aver compreso i rapporti tra i colori, è quello di imparare a identificare i 3 attributi del colore:

  • Tonalità – Quale delle 12 tonalità fondamentali del cerchio cromatico è il punto di partenza?
  • Luminosità (o valore) – Quanto è chiara o scura questa tonalità (in relazione ad una scala di chiarezza dal bianco al nero divisa in sette parti)?
  • Saturazione – Quanto è vivace o opaco questo colore in rapporto ad una scala di saturazione dal massimo grado di vivacità o intensità (ovvero la tinta pura del cerchio cromatico) al massimo grado di opacità (in cui non è più possibile definire la presenza di alcuna tinta)?

Nb. Per opacizzare una tonalità, basta aggiungere il suo complementare (a piccole dosi!)

Un’altra caratteristica dei colori è la loro temperatura. Queste caratteristiche sono fondamentali per chi lavora con la cromoterapia ma possono aiutarci a scegliere i colori giusti in base a quello che vogliamo trasmettere con le nostre creazioni:

I colori definiti caldi sono quelli che comunicano calore, che ricordano la luce. Sono quelli con lunghezze d’onda maggiori e sono posizionati sulla parte destra del cerchio di Itten.

Nella cromoterapia i colori caldi tendono a energizzare l’osservatore, facendogli aumentare il battito cardiaco. Hanno la tendenza a “restringere” lo spazio.

Sono i colori del fuoco, dell’autunno e della caduta delle foglie, dei tramonti e delle albe. Principalmente esprimono energia, passione e positività ed entusiasmo e attirano l’attenzione.

Stimolano le emozioni, motivano e sembrano balzare fuori dalla pagina.

I colori freddi spaziano dal blu al viola e si trovano sulla metà del cerchio cromatico con lunghezze d’onda più corte (a sinistra).

I colori freddi sono solitamente quelli più distensivi: gli studi fatti sul colore riportano che queste tonalità rilassano. Sono i colori della notte, dell’acqua, della natura. Utilizzati in un progetto, queste tinte danno un senso di calma e tranquillità.

Sono spesso utilizzate come sfondi per compensare superfici più piccole di colori caldi.

Esistono colori che non sono né freddi né caldi e questi sono i colori neutri, i “non colori”, che tendono al bianco, al grigio e al nero ed è possibile ottenerli mescolando queste tre tinte agli altri colori.

Il nostro consiglio è quello di avere sempre a portata di mano una ruota dei colori che vi possa aiutare a capire la relazione tra gli stessi e che vi aiuti nell’accostamento e nell’eventuale miscelazione.

Oltre alla Ruota dei Colori vi consigliamo la “Pocket guide to mixing colors” della Color Wheel Company che è una sorta di Ruota dei Colori “destrutturata” che illustra le armonie tra i colori, compreso lo “split complementary scheme” ovvero lo schema della separazione dei complementari (un colore e 2 colori adiacenti al suo complementare), le tinte, i toni, le sfumature (tints, tones, shades) e molte altre informazioni utili.

 

*Dal punto di vista della colorimetria (disciplina, al confine tra la fisica e la fisiologia, che si occupa della determinazione delle caratteristiche dei colori) i veri primari sono il giallo, il magenta e il ciano.

Solo questi colori possono dare vita ai terziari corretti.

Non è un caso che i toner e le cartucce delle stampanti contengano questi tre colori (a cui si aggiunge il nero perché la mescolanza dei tre primari dà un grigio e non un nero profondo).

Quindi, in sostanza, utilizzando i pigmenti tradizionali un pittore non potrà mai ottenere terziari che corrispondono al cerchio cromatico.

Dovrebbe, quindi, usare come primari (ovvero i 3 colori da miscelare per creare tutte le altre tonalità) dei pigmenti ciano, magenta e giallo.

Ma anche in questo caso la miscelazione di questi tre colori non dà risultati soddisfacenti, sostiene l’autrice de L’Arte del Colore.

 L’unico modo per un pittore, secondo Betty Edwards – è usare una tavolozza di 9 pigmenti di base (bianco di titanio, nero avorio, giallo di cadmio chiaro, arancio di cadmio, rosso di cadmio medio, cremisi d’alizarina, violetto cobalto, blu oltremare e verde permanente) che, miscelati correttamente, danno vita a secondari e terziari fedeli al cerchio cromatico.

 

Fonti:

L’Arte del Colore, Guida pratica all’uso del colore (Betty Edwards, Longanesi)

https://elbsbusinessschool.it/cerchio-cromatico-nel-design/

https://acrylgiessen.com/it/cerchio-di-itten/

https://www.eroicafenice.com/salotto-culturale/cerchio-di-itten/

https://www.didatticarte.it/Blog/?p=6746

https://www.fabiozaccaria.it/cerchio-cromatico.pdf

https://codicicolori.com/colori/colori-primari-secondari-e-terziari

https://www.treccani.it/vocabolario/colorimetria/

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